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venerdì 20 febbraio 2015

Laboratorio esperienziale!

La cucina ed il cibo possono diventare un'occasione speciale per dedicarsi uno spazio ed un tempo, in cui trarre numerosi stimoli e benefici per il proprio benessere.
Per chi volesse sperimentare questo connubio ecco la locandina e tutte le informazioni utili per prenotarsi. 
Il tema di questo ultimo incontro sarà: il cibo e le emozioni tra gioie e dolori.





martedì 6 gennaio 2015

Io ti accetto...lo sguardo "dell'amore"!


Forse molti di voi sapranno già che adoro le favole, "la Bella e la Bestia" è una delle mie preferite...

"Perché una persona diventi amabile, bisogna innanzitutto amarla".

Quanto può il potere dell'amore autentico ed incondizionato, non solo quello dei rapporti di coppia, il posare lo sguardo "sull'altro" e vedere ed accettare sia la parte "bella", che la parte "bestia", con i suoi limiti, difetti e ferite.  


domenica 2 novembre 2014

"Le fave dei morti"...!


"Il dolore è ancora più dolore se tace" 
Giovanni Pascoli










Il 2 novembre è il  giorno della commemorazione dei defunti
Quando si perde una persona cara si possono provare una serie di emozioni molto forti: tristezza, solitudine, paura, rabbia, senso di colpa.
Si può passare da un'emozione all'altra, passando per varie fasi o si possono sentire insieme, contemporaneamente.
..."Il dolore è ancora più dolore se tace"...potrebbe capitare di ritrovarsi a reprimere, a non mostrare le proprie emozioni!
Ma nel processo di elaborazione del lutto può essere molto utile entrare in contatto con ciò che si sta provando, darsi il permesso di ascoltarsi ed accettarsi senza giudicarsi per come ci si sente... e poi...trovare uno spazio, un tempo, una persona, sicuro, accogliente, in cui poter esprimere e dar voce a ciò che si prova.

Non lasciar tacere le emozioni, anche le più dolorose. 

E chissà forse non a caso, fin da tempi più remoti ed in tutte le regioni italiane, si preparano durante queste festività, tanti golosi dolcetti.

Le fave dei morti:
70 g. di farina 00
100 g. di mandorle tritate finemente
130 g. di zucchero
1 uovo
30 g. di burro
2 cucchiaini di cannella
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
la buccia di un limone

Dopo aver impastato tutti gli ingredienti e formato delle piccole palline leggermente schiacciate, disponetele su una teglia rivestita con carta forno e cuocete a 160° per circa 20 minuti. 
I biscotti  non devono risultare troppo dorati.

Buona condivisione!


giovedì 23 ottobre 2014

La "dolce" vita...inizia la II edizione del Cake Fest Italia!


Sta per andare in onda, la seconda edizione del Cake Fest Italia. 
Presso il Real sito del belvedere di S. Leucio, dal 24 al 26 ottobre potremmo assistere a tanti, tantissimi "dolci" eventi.
Il tema di quest'anno sarà il cinema.
Il Festival del dolce d'autore, come un film con le sue mille storie ed i suoi variegati personaggi, metterà insieme emozioni e suggestioni, date non solo dai luoghi storici che ospiteranno il Festival, ma anche dalle numerose iniziative di "condivisione" e "scambio" tra culture e generazioni differenti.
A dominare la scena di questa seconda edizione saranno i momenti di incontro e confronto.
Accanto ai nomi più noti del Cake Design italiano come Renato Ardovino, Teresa Insero, Letizia Grella, Barbara Perego...troveremo i campioni di pasticceria dell'Algeria e della Russia che realizzeranno dimostrazioni dal vivo della loro arte e si scambieranno idee e proposte con i colleghi italiani.

Venerdì 24 ottobre ci sarà lo Junior day, emozionante momento di incontro, in cui gli alunni delle scuole medie superiori potranno partecipare a workshop relativi alle nuove opportunità professionali che la pasticceria può offrire.

E poi...ci sono i bambini, ai quali verranno dedicati laboratori specifici in cui i piccoli "pasticceri" potranno mettere le mani nella pasta di zucchero ed insieme a mamma e papà, in un'emozionante esperienza di condivisone, dare libero sfogo alla fantasia.

Inoltre si ripeterà l'esperienza di scambi artistici e sociali che nella prima edizione ha avuto un gran successo con il "Caffè con l'autore", a cui ho avuto il privilegio di partecipare durante la passata edizione :-).
Inoltre, vi ricordo, che quest'anno, Il Cake Fest Italia, appoggerà un'iniziativa di solidarietà. Sarà devoluto un contributo all'associazione CBM Italia onlus"per il progetto laboratorio di arte e di cultura", presso la scuola di CBM a Shillong in India. 
La CBM Italia onlus è un'organizzazione non governativa, impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità nei Paesi del Sud del mondo. 

La vita può essere più "dolce" se c'è disponibilità allo "scambio", all'armonia con gli altri e con l'ambiente, all'accoglienza e solidarietà. 

Buona condivisione e per maggiori informazioni potete visitare il sito www.cakefestitalia.it



martedì 2 settembre 2014

Che noia...biscotti zenzero e cioccolato!

"Un bambino può insegnare tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo,
 a essere sempre occupato con qualche cosa
 e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera" 

Paulo Coelho



Castelli di sabbia, paletta, secchiello, sole, mare. Le vacanze sono per i bambini momenti di gioia, libertà e divertimento. 
Ma cosa succede quando si rientra? I primi giorni dopo le vacanze, quelli che precedono l'inizio della scuola, possono essere giorni noiosi ed interminabili. Purtroppo o forse per fortuna, a causa degli stimoli esterni poco favorevoli, i bambini sono costretti a doversi inventare giochi o alternative per passare il tempo.

Secondo alcune ricerche la disposizione ad annoiarsi sembra essere il risultato di un insieme complesso di caratteristiche della persona e della situazione. 

Lo psicologo Max Wertheimer (1945) racconta di un ragazzo che era costretto a giocare a volano con la sorellina. Lui vinceva facilmente e si annoiava. La situazione cambiò quando il ragazzo decise di vedere il gioco sotto una "luce nuova", di modificare le regole: non cercò più di vincere ma semplicemente impedire che il volano cadesse per terra. Il ragazzo cominciò a divertirsi perché doveva rimediare a tutte le mosse sbagliate della sorella, invece di dimostrarle di essere più bravo, cosa per lui ovvia e noiosa.

Può essere utile per i bambini, ma anche per gli adulti, al fine di evitare, che ogni tattica anti-noia faccia cilecca, iniziare a modificare non la realtà esterna bensì l'atteggiamento dell'individuo che la percepisce.

Ed ecco dei "semplici" biscotti che possono essere visti sotto "una luce nuova", grazie all'aggiunta di zenzero e cioccolato.

Biscotti zenzero e cioccolato

200 gr. di farina
100 gr. di burro
60 gr. di zucchero
1 uovo
1 stecca di vaniglia
1 cucchiaino abbondante di zenzero in polvere
100 gr. di cioccolato fondente
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Lavorate il burro, ammorbidito a temperatura ambiente, con lo zucchero fino ad ottenere una consistenza cremosa, aggiungete poi l'uovo e la vaniglia.
Setacciate la farina con il lievito, aggiungetevi lo zenzero, il sale ed il cioccolato a pezzetti. Quindi unite il tutto alla crema al burro. Formate delle palline e distribuitele su una teglia coperta da carta forno e infornate a 180° per circa 15 minuti.



lunedì 24 febbraio 2014

"Semplicemente": frittelle dolci

"L' ovvio è quello 
che non si vede mai
 finché qualcuno non lo esprime 
con la massima semplicità"
Kahlil Gibran









A chi non è mai capitato di ricercare la via più semplice ed impelagarsi invece in situazioni complicate?
A me capita spesso, soprattutto come dice Gibran di non vedere "l'ovvio", di non vedere che magari "il problema" è più semplice di quanto immagini.
Allora anche in cucina, nonostante mi piaccia complicarmi la vita tra i fornelli, spesso mi dico: << Oggi ho proprio bisogno di una ricetta semplice >>.
Qualche giorno fa, ho provato queste frittelle dolci che con poca fatica mi hanno dato un ottimo risultato.

Frittelle 
250 g. di farina 00
2 uova
100 g. di zucchero
6 cucchiai di olio di semi
2 cucchiai di liquore Strega
buccia grattugiata di un limone
5 g. di lievito per dolci
1 pizzico di sale
50 ml di latte

Olio di semi di arachide per friggere

Montare le uova insieme allo zucchero, unire l'olio e gli aromi, il sale, la farina ed il lievito (setacciati). Infine aggiungere il latte, impastare bene il tutto e far riposare, in un contenitore coperto con pellicola, circa 40 minuti. Inserire il composto in una sacca da pasticcere (o utilizzare il cucchiaio) e colarlo nell'olio di semi di arachide. 
Scolare le frittelle su carta assorbente e poi passarle nello zucchero, a cui se gradite potete aggiungere la cannella.

Mi piace, quando riesco, a semplificarmi la vita, senza perdere tempo nell'arrovellarmi il cervello, con il rischio, alla fine, di sentirmi anche stanca ed inconcludente!



sabato 11 gennaio 2014

Risotto allo zafferano, polvere di pomodoro del "piennolo" e spuma soffice al provolone Del Monaco.

La ricerca degli ingredienti, l'emozione dei possibili abbinamenti
 e l'ispirazione della creazione 
per dar vita a suggestioni che possano deliziare i sensi.

Alessandro Cozzolino 





Erano alcuni anni che mio cugino Alessandro, a causa del suo lavoro, non trascorreva le festività natalizie in famiglia. Quest'anno è stato bello averlo con noi
Tra un piatto di spaghetti alle vongole, un pezzo di baccalà fritto e struffoli in abbondanza abbiamo "chiacchierato" della nostra passione per la cucina e ci siamo scambiati suggerimenti e segreti, in realtà è lui lo chef di casa, io ho ascoltato incantata :-)
Mi piace lasciarmi trasportare da Alessandro nei suoi viaggi virtuali tra vari prodotti e prelibate pietanze.

Mio cugino, nonostante la sua giovane età, ha già avuto numerose esperienze in Italia e all'estero, mi ha raccontato della sua ultima stagione al fianco di Corrado Corti, Executive dello Splendido di Portofino della catena Orient - Express, mi ha incantato con i racconti sui profumi ed i fantastici sapori dei prodotti tipici dell'isola di Ischia, che ha avuto l'onore di poter utilizzare grazie all'ospitalità di Nino Di Costanzo del ristorante il Mosaico. Il mio viaggio virtuale continua in ristoranti stellati in Francia ed in Finlandia per arrivare fino alla meravigliosa esperienza che Alessandro ha avuto al Grand Hyatt di Hong Kong alla scoperta di aromi e sapori diversi da quelli a cui siamo abituati nelle nostre cucine.

Alcuni giorni fa ho avuto il piacere di assaggiare un piatto che rivela tutto lo stile di Alessandro Cozzolino, quell'unione tra i familiari, rassicuranti sapori della cucina di casa e della tradizione e l'innovazione, la creatività di un giovane campano.

Risotto allo zafferano, polvere di pomodoro del "piennolo" e spuma soffice al provolone Del Monaco. 

giovedì 2 gennaio 2014

Il "regno" del nostro "principe"...


"Ognuno di noi nasce principe o principessa, 
sono le esperienze negative della vita 
che ci convincono che siamo ranocchi"

Eric Berne









Custodisco dentro di me, con grande cura, questa frase di Eric Berne. Mi piace pensare che siamo dei principi o delle principesse, che siamo "preziosi" e che governiamo un importante "regno",  spesso però ce ne dimentichiamo lasciando al "ranocchio" tutto il potere. 
Il mio augurio per questo nuovo anno è che ognuno di noi abbia la possibilità di tirar via la pelle del ranocchio e riscoprire il principe che è in sé.
Un principe che governi il proprio "regno" tenendo conto dei propri desideri e bisogni e di quelli delle persone che gli sono intorno, un principe che non fantastichi, immaginando chissà quale "regno" , sprecando così fatica e tempo prezioso con obiettivi difficili da raggiungere, ma che si ponga dei piccoli obiettivi così da portarli a termine con più facilità, un principe che utilizzi le risorse di cui dispone.

Questo è il "regno" del 2014 che auguro a tutti!

domenica 22 dicembre 2013

I miei auguri di Buon Natale!


Siamo entrati ormai nel vivo delle festività natalizie, un periodo, per me, carico di un suggestivo fascino che mi riporta ai ricordi di me-bambina. Le giornate trascorse tra le decorazioni, gli affetti, i riti sacri dell'avvento in attesa del bambino Gesù,  i profumi delle pietanze, le visite ai parenti per mantenere viva la memoria ed i legami trans-generazionali. La pazienza di mia nonna nel tramandarmi una ricetta, come un regalo speciale. Tutto ciò è parte di me, della mia storia e tradizione.

Oggi per me il Natale è un momento di raccoglimento in cui sento la fusione di me-bambina e me-adulta, di tradizione e di evoluzione, mi vedo, metaforicamente parlando, percorrere il cammino della mia vita con le spalle "belle forti", perché cariche della bisaccia di ricordi, tradizioni e legami familiari.

Rimanendo in tema, non potevo non sperimentare, anche in cucina, questa "fusione", tra memoria ed innovazione. Mi sono cimentata nella preparazione di alcuni biscotti che potremmo definire quasi dei Roccocò al cioccolato, perché ci sono molti  ingredienti di questi profumatissimi dolci, tipici della tradizione natalizia partenopea, ma con il tocco, sempre speciale, del cioccolato fondente.

Biscotti di Natale al cioccolato e profumo di spezie:
500 g. di farina 00
400 g. di zucchero
350 g. di nocciole tostate e tritate grossolanamente
350 g. di cioccolato fondente
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di pisto (cannella, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo)
1 pizzico di ammoniaca
buccia grattugiata di un'arancia
acqua q.b.

domenica 15 dicembre 2013

Chicche di farro con verza, salsa al parmigiano e pancetta croccante

" Nella persona vi è una forza
 che ha una direzione fondamentale positiva. 
Più l'individuo è capito e accettato profondamente,
 più tende a lasciar cadere la false "facciate" 
con cui ha affrontato la vita e più si muove
 in una direzione positiva, di miglioramento."

Carl Rogers

Forse vi starete chiedendo come mai ho accostato questa citazione a questo piatto.
In questo periodo ho particolarmente bisogno di prendermi cura della mia "forza" e ricordarmi di quanto sia importante credere che si può sempre migliorare.

Mi sono messa ai fornelli ed ho miscelato ingredienti che gradisco molto, così da creare un piatto che dopo averlo mangiato mi ha messo tanta carica, non solo perché è abbastanza calorico, ma perché ha soddisfatto molto il mio palato.  

Un caldo ed avvolgente piatto, che bontà!

Lo condivido, così spero possa "ricaricare" anche voi.

Chicche di farro con verza, salsa al parmigiano e pancetta croccante:

500 g. di chicche di farro
400 g. di verza
100 g. di parmigiano reggiano
1 bicchiere di latte
mezzo cucchiaino di fecola di patate
100 g. di pancetta affumicata
sale, pepe, olio evo

Lessate la verza e dopo averla ben scolata, strizzata e tagliata finemente insaporitela in padella con olio, un po' di sale e pepe.
Intanto mettete a scaldare il latte in un pentolino, poi aggiungete il parmigiano grattugiato e la fecola, mescolate e lasciate che si addensi.
Cuocete le chicche, insaporitele con la verza, mettetele nel piatto con sopra la salsa di formaggio e la pancetta croccante precedentemente tostata in padella.




mercoledì 27 novembre 2013

I bambini e i calamari ripieni...


Alcune sere fa, preparavo i calamari ripieni, mentre mi districavo tra tentacoli e pane, pensavo che quel piatto potesse essere molto apprezzato anche dai bambini.
Per esempio, è uno dei pochi modi in cui mio fratello, che di certo non è un bambino ma i suoi gusti culinari si, riesce a mangiare il pesce. Inoltre pensavo proprio alla preparazione stessa del piatto, alla funzione educativa che può avere preparare con i bambini un piatto come questo.

I bambini possono notare come anche un alimento può fungere da contenitore e quindi aiutare a stimolare la loro creatività e fantasia, possono conoscere da vicino un mollusco qual è il calamaro, inoltre, l'utilizzo delle spezie li aiuta a scoprire sapori e profumi insoliti.

I bambini si divertono a sbriciolare con le mani il pane e a mescolare insieme tutti gli ingredienti.
L'unica cosa a cui si deve prestare più attenzione in questa ricetta è l'utilizzo del vino, che si può sostituire con brodo o acqua, se ci sono bambini può essere un'opportunità per dare loro informazioni su questa bevanda alcolica e spiegare anche il perché se si sceglie di non utilizzarla per i piatti a loro destinati.

Calamari ripieni:
4 calamari medi
circa 500 g. di mollica di pane raffermo
timo al limone, rosmarino
olio evo
olive nere
2 acciughe sott'olio
capperi
vino bianco
aglio

Iniziate pulendo i calamari e conservando i tentacoli.

venerdì 8 novembre 2013

La "tavola delle emozioni": un punto di "baratto"?


Almeno una volta al mese, con alcuni amici organizziamo le cene-baratto, in cui ognuno porta qualcosa da far assaggiare agli altri. In un'atmosfera calda ed accogliente "barattiamo" i piatti da noi preparati mettendo in scena uno scambio affettivo ed intellettuale.
Fin da bambina barattavo: figurine, bambole, oggettini vari.
Poi, da grande, ho iniziato a barattare con le amiche gli abiti, gli accessori, grazie ad una mia cara amica, Ida Galati, ho avuto modo di conoscere gli swap party, eventi in cui si può barattare e scambiare.
Ida Galati inoltre è anche l'ideatrice del sito www.suitofthecity.it dove è possibile scambiare abiti ed accessori in maniera totalmente gratuita.

Tra pochi giorni inizierà la settimana del baratto, un evento molto atteso, soprattutto da chi ama viaggiare. Dal 18 al 24 novembre, sarà possibile soggiornare in uno dei B&B aderenti al circuito www.bed-and-breakfast.it in cambio di beni o servizi.
Sbirciando sul sito le proposte di baratto, ho notato che c'è veramente di tutto e di più, dagli abiti vintage, ai prodotti tipici, dal collezionismo di cd e dvd agli elettrodomestici, dal giardinaggio al bricolage.
Mi piacerebbe ascoltare chi ha avuto la possibilità di fare quest' interessante esperienza. Nell'attesa che qualcuno voglia condividere con me, rifletto sul baratto, in "solitudine".

martedì 5 novembre 2013

La tavola delle emozioni al Cake Fest Italia: l'intervista


Come già anticipato nel post I miei 5 sensi "super-soddisfatti" al Cake Fest Italia durante il festival del dolce d'autore, ho avuto modo di conoscere l'organizzatrice di questa manifestazione, nonché l'ideatrice del portale Cake Design Italia, Simona Tomei.

Simona è rimasta particolarmente colpita dal progetto "La tavola delle emozioni" e mi ha proposto di farci quattro chiacchiere dinanzi ad una telecamera.

Al minuto 44:30, sul portale segnalato in basso, potete ascoltare la nostra "chiacchierata", in particolare ci siamo focalizzate sul cibo inteso come simbolo d'affetto, condivisione, rispetto per l'altro.
Ogni piatto come qualcosa di più della somma dei singoli ingredienti.

"La tavola delle emozioni" è un concetto metaforico che pone l'attenzione non solo sul cibo ma anche sull'individuo come "produttore" e "consumatore", con un suo bagaglio culturale, esperienziale e sociale.
La tavola non è solo imbandita con ricchi piatti, ma accoglie anche tante persone, ognuna con la sua unicità ed individualità, che interagiscono tra di loro.

Inoltre chiacchierando con Simona è emersa l'idea che la tecnica del Cake Design potrebbe essere, per i bambini, un'ottima alternativa all'utilizzo di altri prodotti, come per esempio la plastilina.

Lavorare insieme a mamma e papà è per il bambino una grande opportunità di crescita sia dal punto di vista cognitivo che emotivo.
Mi piace immaginare il bambino che insieme a mamma e papà lavora la pasta di zucchero e tra sorrisi e carezze, emozioni e creatività fa un 'esperienza molto coinvolgente di condivisione e cooperazione.

Per ascoltare l'intervista basta andare sul sito www.weddingandcaketv.biz e cliccare sulla sezione "interviste" (minuto 44:30).

Buon ascolto!

lunedì 28 ottobre 2013

I miei 5 sensi "super-soddisfatti" al Cake Fest Italia!

Ieri si è conclusa la prima edizione del Cake Fest Italia. 
Confusa, felice e con tutti i miei 5 sensi, svegli, attivi, allertati vi racconto la mia esperienza.


Complesso Monumentale Belvedere Reale S. Leucio

Entro nello splendido scenario del Reale Belvedere di S. Leucio, il profumo di zucchero, vaniglia e cioccolato inebria le meravigliose stanze. 

Torta in concorso al contest "L'amore nelle grandi opere d'arte"
Non solo il mio "olfatto" ma anche la mia "vista" resta estasiata dinanzi alle maestose "opere" in pasta di zucchero.


 Secondo posto contest "L'amore nelle grandi opere d'arte"
       
                      
Il mio "tatto" freme, vuole intervenire, subito metto all'opera anche lui, posso toccare con mano e plasmare la pasta di zucchero grazie ai corsi che vengono offerti. 

Accessori matrimonio in pasta di zucchero
Il "gusto" è super soddisfatto, perché riesco anche ad assaggiare alcune prelibatezze, panna cotta, cupcake, mini cheesecake, macaron.


Mini cheesecake
Macaron











                       



                                                                                        

Infine "l'udito", ho avuto la fortuna di fare quattro chiacchiere con l'organizzatrice di questo interessante festival. Simona Tomei, di Cake Design Italianonostante fosse super impegnata, è stata molto disponibile ed addirittura abbiamo fatto un'intervista insieme...ma questa è un'altra storia che vi racconterò prossimamente.

                                                                                                                                                                                                       

mercoledì 23 ottobre 2013

Che emozione, sta per arrivare il I festival Internazionale del dolce d'autore!


Zucchero colorato, profumi inebrianti, divertimento e tante emozioni. Tutto è pronto. 

Per tre giorni, Il Reale Belvedere di San Leucio, Caserta, con i saloni del suo castello ed i giardini, sarà catapultato nelle atmosfere sfarzose della Belle Epoque, questo sarà il tema della prima edizione del festival Internazionale del dolce d'autore.
I visitatori, potranno rivivere nei tre giorni del CakeFestItalia, gli anni in cui nacquero il cabaret, il can can, i caffè letterari. 

Ma i protagonisti di questo meraviglioso evento saranno i dolci, le torte e le creazioni di zucchero dei più importanti pasticceri e Cake Designer tra cui: Teresa Insero, Letizia Grella, Gian Paolo Panizzolo, Emmanuele Forcone. 
Il Festival sarà anche un'interessante occasione per avvicinarsi o migliorarsi nell'arte della pasticceria, ci saranno workshop (è possibile prenotarsi sul sito), corsi, dimostrazioni e contest. 



Uno dei momenti più "emozionanti" e coinvolgenti, credo, sarà la mostra dedicata al contest al femminile "Condividi un'emozione"...Racconta uno dei momenti più intensi della tua vita, scrivi un pensiero, una sensazione, una paura, una gioia, un momento indimenticabile...

venerdì 20 settembre 2013

Petto di pollo, zucchine e semi al profumo di timo


"La vera abilità è quella che ti viene consigliata, 
all'ultimo momento dall'emozione, 
è l'intelligenza dell'emozione"
(Gide A., Consigli a un giovane scrittore)







Torno a casa dopo il lavoro, mia madre pronta a prepararmi il "solito petto di pollo", io la fermo e le dico: <<aspetta un attimo, ci penso io>>.
Apro il frigo, la mente vaga, la mia emozione in quel momento, la noia, mi guida.
Ecco il risultato dell'unione tra il mio pensiero e la mia emozione, un petto di pollo leggero ma gustoso.
A casa hanno apprezzato e mi hanno chiesto di segnare la ricetta sul mio taccuino, io lo segno sul mio taccuino ricette virtuale così posso condividerlo con voi.

Petto di pollo, zucchine e semi al profumo di timo

Ingredienti:
600 gr. petto di pollo
3 zucchine medie
timo
pangrattato
parmigiano
sottilette
semi di lino e semi di sesamo
qualche fiore di zucca
olio evo

Rivestite una teglia con olio evo, pangrattato, semi di sesamo e semi di lino ed i fiori di zucca. Disponete poi le fettine, abbastanza sottili, di petto di pollo e coprite con le zucchine grattugiate aromatizzate con timo, sale e olio. Infine coprite con sottilette, pangrattato e parmigiano così da conferire una "colorata gratinatura". Infornate a 180° per circa 30- 40 minuti. 

Il piatto risulterà croccante in superficie e molto morbido all'interno.



mercoledì 11 settembre 2013

La gioia di donare...


Sotto l'ombrellone, sfogliando la rivista Science, in un calda giornata estiva, mi sono imbattuta nell'articolo "Il prezzo della felicità".
Incuriosita e a dire la verità anche un po' perplessa, ho iniziato la lettura. 
La parte che mi ha colpito di più è stata quella riguardante alcuni esperimenti che dimostrano che donando agli altri ci si sente più "felici".
Spesso ho scritto della correlazione, secondo me molto alta, tra il donare e il sentirsi "felici".
In alcune ricerche condotte da tre ricercatori americani, Elizabeth Dunn , Lara Aknin e Michael Norton, si evince che la felicità procurata da un regalo fatto ad altre persone è maggiore rispetto a quella che può derivare dallo spendere soldi per se stessi.
Gli scienziati hanno creato casualmente due sottogruppi: uno obbligato a spendere una quota per se stessi e l’altro costretto a spendere soldi per gli altri. A ciascuno dei membri del gruppo sono stati dati rispettivamente 20 o 5 dollari da spendere entro la fine della giornata. Prima e dopo l’esperimento è stato chiesto di misurare i livelli di felicità per ogni scelta di acquisto. A fine giornata sono stati contattati tutti i partecipanti per sapere come era andata: quelli che avevano speso il denaro per altre persone hanno riferito di sentirsi significativamente più felici di chi aveva comprato qualcosa per sé. 
Inoltre questi ricercatori esaminando dati provenienti dal sondaggio mondiale WIN-Gallup International, hanno scoperto che gli individui che hanno versato somme per scopi benefici risultano più felici sia nei paesi più ricchi che in quelli meno ricchi.
La gioia che si prova donando quindi potrebbe essere un tratto fondamentale della natura umana non dipendente dalla ricchezza posseduta?
Secondo la Dunn, Lara Aknin e Michael Norton, se quest'ipotesi fosse vera, allora aiutare gli altri dovrebbe rallegrare anche bambini molto piccoli. Per verificarlo, si sono avvalsi della collaborazione della psicologa comportamentale Kiley Hamlin. Hanno notato che la felicità di bambini di 1-3 anni di ricevere dei biscottini è stata superata solo dalla soddisfazione provata nel poter condividere questi biscotti con un pupazzo.
Concludo postando un video notato mesi fa su internet. Questo è il video spagnolo utilizzato per la raccolta fondi contro la fame. L'idea da cui nasce il video è vedere la condivisione proprio come parte integrante dell'essere umano, i bambini condividono il panino senza perdere il sorriso.
Si spera che il video sproni anche gli adulti, che ora hanno ancora più informazioni  su cui riflettere: le ricerche dimostrano che condividendo non solo si aiuta l'altro ma ci si sente anche più "felici"...


Buona condivisione!

mercoledì 19 giugno 2013

Una giornata alla scuola di cucina...


I ragazzi, entrano in aula, il loro sguardo alquanto perplesso si sofferma sul titolo proiettato alla parete: "la comunicazione e la relazione con l'altro", si staranno chiedendo, cosa ci farà una psicologa tra aspiranti pizzaioli e pasticceri?

In questi giorni ho avuto l'opportunità di tenere una lezione presso una scuola di cucina e tra una slide ed un'esercitazione, un piatto di sushi ed un impasto per la pizza, abbiamo condiviso emozioni, riflessioni, domande e curiosità.

L'emozione prima di iniziare era tanta, ma appena i ragazzi si sono accomodati, è andata via lasciando il posto all'interazione e alla condivisione.
Il mio scopo era proprio questo, creare una lezione non solo teorica ma anche ricca di esercitazioni e confronti.
I concetti di comunicazione efficace, di comunicazione non verbale, di empatia, di comunicazione empatica, di assertività, di ostacoli alla comunicazione, di stili di comunicazione inefficaci hanno dato ai ragazzi, attraverso esercitazioni preparate ad hoc, la possibilità di sperimentarsi e di aprirsi nel raccontare le loro esperienze, soprattutto nell'ambito lavorativo.

Sguardi interessati, facce entusiaste e sorrisi soddisfatti facevano da sfondo alle nostre "parole".

La perplessità, ma anche la curiosità iniziale dei ragazzi hanno ceduto il posto all'idea che una lezione sulla comunicazione e la relazione con l'altro in una scuola di cucina non sia tanto "strana" ma anzi possa rivelarsi molto utile. 
Spero che questi ragazzi facciano tesoro, dell'esperienza di condivisione che abbiamo vissuto e possano sentirsi, anche nel mondo lavorativo, accettati, liberi, propositivi, adeguati, maggiormente motivati, sereni e in grado di realizzare tutto il proprio potenziale.

venerdì 31 maggio 2013

"Cammino per la strada..."

"Dottoressa non riesco ad abbandonare un comportamento che non mi piace, anche se so che è dannoso per me", "Dottoressa ricado sempre negli stessi errori, voglio guarire". Tante volte ho ascoltato queste parole dai miei pazienti, la "guarigione" è spesso un cammino faticoso e graduale. Si fanno dei passi in avanti e a volte si ritorna sui vecchi meccanismi, ma quando si è sulla strada della "guarigione" ci si rende conto che  il vecchio comportamento non è più soddisfacente come una volta, finché non si arriva ad abbandonarlo del tutto ed a sostituirlo con uno nuovo più adatto a sé.
A tal proposito mi sembra interessante riportare una poesia di Portia Nelson, una cantante, attrice e scrittrice americana.
Spero che tale poesia possa essere uno stimolante argomento di riflessione non solo sul proprio percorso in terapia, ma anche sul proprio cammino quotidiano.

Autobiografia in cinque brevi capitoli
di Portia Nelson

I
Cammino per la strada.
C'è una profonda buca nel marciapiede.
Ci cado.
Sono persa...Sono impotente.
Non è colpa mia.
Ci vorrà un'eternità per trovare come uscirne.

II
Cammino per la stessa strada.
C'è una profonda buca nel marciapiede.
Fingo di non vederla.
Ci ricado.
Non riesco a credere di essere in quello stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Ci vuole ancora molto tempo per uscirne.

III
Cammino per la strada.
C'è una profonda buca nel marciapiede.
Vedo che c'è.
Ci cado ancora...è un'abitudine.
I miei occhi sono aperti.
So dove sono.
E' colpa mia.
Ne esco immediatamente.

IV
Cammino per la strada.
C'è una profonda buca nel marciapiede.
La aggiro.

V
Cammino per un'altra strada.





giovedì 9 maggio 2013

Io, Tu, Noi?

Un paio di mesi fa ho scritto un post sull'espressione delle emozioni "Come un tappeto volante...l'espressione delle emozioni" in cui mi sono soffermata sull'importanza che credo rivesta nella vita quotidiana esprimere le proprie emozioni. Ad un certo punto mi sono chiesta: " e nella vita di coppia?"
E' importante che la coppia arrivi ad esprimere i propri sentimenti? 
Quali benefici può portare, nella comunicazione interpersonale, esprimere le proprie emozioni al partner? 
Nonostante alcuni partners continuino a comunicare "tra loro", comunicano sempre meno "su di loro", sui loro vissuti in rapporto con l'altro, sui loro stati d'animo, sui loro desideri. La difficoltà nel comunicare accresce la solitudine e inibisce la capacità di creare quello spazio in cui ogni membro della coppia si sente un "tutto" non la metà di qualcosa e arrivi alla "dimensione noi", spesso ho sentito i miei pazienti dire: "mi sento sola anche se ho lui accanto".
Questo mi riporta subito alla mente una delle aspettative illusorie con cui ci approcciamo alla relazione di coppia: pensare che il partner debba "completarci" di ciò che siamo manchevoli, vedendo il "noi" come la somma di due metà che si mettono insieme. La conseguenza è che si stabiliscano relazioni di co-dipendenza che impediscono la piena espressione della persona. In questo modo consideriamo la persona che ci sta accanto responsabile della nostra felicità/infelicità. Difficile è quindi trovare l'equilibrio tra autonomia ed intimità, in un rapporto di interdipendenza che valorizzi l'unicità di ciascuno pur rimanendo aperti ad un' influenza reciproca. Altre volte può succedere che la comunicazione non sia efficace ed autentica. Si comunica ma non ottenendo gli effetti desiderati, forse perché si utilizzano parole che svalutano o colpevolizzano il partner, "Non capisci niente", "Tanto è inutile parlare con te", Non mi ascolti" o parole che tendono  a generalizzare, "Nessuno mi rispetta", "Sei sempre il solito", "Fai sempre gli stessi errori", portando così la coppia a creare rapporti di dominanza-sottomissione, vittima-carnefice, piuttosto che senso di uguaglianza, parità, rapporti "Io sono Ok -Tu sei Ok".