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venerdì 12 luglio 2013

Io, Tu, Noi e la crostata!

"Nonostante alcuni partners continuino a comunicare “tra loro”, comunicano sempre meno “su di loro”, sui loro vissuti in rapporto con l’altro, sui loro stati d’animo, sui loro desideri."

Circa due mesi fa ho scritto il post " Io, Tu, Noi?".
La comunicazione all'interno della coppia può essere facilitata in un ambiente familiare. In casa uno degli ambienti più familiari e confortevoli è la cucina.
Percezioni e sensi, parole e gesti, creatività, tempo da trascorrere insieme, emozioni e sguardi si mescolano ogni volta che ci si approccia alla preparazione di un piatto con il proprio partner. E poi...dopo la preparazione, un momento in cui condividere la degustazione del piatto preparato.

Crostata di frutta con pasta frolla alle mandorle:
350 gr. farina 00
120 gr. farina di mandorle
120 gr. zucchero
100 gr. burro
2 uova
1/2 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale
scorza di un' arancia grattugiata

Su un tavolo da cucina unite le farine e la cannella, al centro mettete i fiocchetti di burro morbido, lo zucchero, la scorza d'arancia, un pizzico di sale, i tuorli e gli albumi a neve, impastate velocemente, avvolgete nella pellicola e fate riposare in frigo per almeno mezz'ora. Poi stendete la pasta su una teglia, precedentemente rivestita con carta forno, bucherellate, rivestite di altra carta forno e legumi secchi, infornate 180° per circa 20-30 minuti.

Crema pasticcera:
500 ml di latte
4 tuorli
130 gr. zucchero
25 gr. amido di mais
25 gr. farina 00
scorza di un limone
1/2 baccello di vaniglia

Mettete sul fuoco il latte con la scorza di limone, l'interno del baccello di vaniglia, 70 gr. di zucchero.
In una ciotola mescolate i tuorli, 60 gr. di zucchero, un pizzico di sale, l'amido e la farina, poi aggiungete un mestolo di latte tiepido, mescolate e unite al restante latte in pentola. Portate ad ebollizione, sempre mescolando, fino a quando il composto non si addensa.

Una volta cotta trasferite subito la crema in un recipiente d'acciaio e coprite, a contatto, con pellicola fino a quando non sarà raffreddata.
Togliete la crostata dalla teglia e guarnite con crema pasticcera e frutta fresca.
Per lucidare la crostata si può utilizzare sia la gelatina in polvere che 2 cucchiai di confettura di albicocche sciolta con un paio di cucchiai di acqua tiepida e qualche goccia di succo di limone.

Per la coppia è arrivato il momento di gustare il frutto della loro "complicità", i partners seduti insieme alla stessa tavola condividono il dolce e le loro emozioni.

giovedì 9 maggio 2013

Io, Tu, Noi?

Un paio di mesi fa ho scritto un post sull'espressione delle emozioni "Come un tappeto volante...l'espressione delle emozioni" in cui mi sono soffermata sull'importanza che credo rivesta nella vita quotidiana esprimere le proprie emozioni. Ad un certo punto mi sono chiesta: " e nella vita di coppia?"
E' importante che la coppia arrivi ad esprimere i propri sentimenti? 
Quali benefici può portare, nella comunicazione interpersonale, esprimere le proprie emozioni al partner? 
Nonostante alcuni partners continuino a comunicare "tra loro", comunicano sempre meno "su di loro", sui loro vissuti in rapporto con l'altro, sui loro stati d'animo, sui loro desideri. La difficoltà nel comunicare accresce la solitudine e inibisce la capacità di creare quello spazio in cui ogni membro della coppia si sente un "tutto" non la metà di qualcosa e arrivi alla "dimensione noi", spesso ho sentito i miei pazienti dire: "mi sento sola anche se ho lui accanto".
Questo mi riporta subito alla mente una delle aspettative illusorie con cui ci approcciamo alla relazione di coppia: pensare che il partner debba "completarci" di ciò che siamo manchevoli, vedendo il "noi" come la somma di due metà che si mettono insieme. La conseguenza è che si stabiliscano relazioni di co-dipendenza che impediscono la piena espressione della persona. In questo modo consideriamo la persona che ci sta accanto responsabile della nostra felicità/infelicità. Difficile è quindi trovare l'equilibrio tra autonomia ed intimità, in un rapporto di interdipendenza che valorizzi l'unicità di ciascuno pur rimanendo aperti ad un' influenza reciproca. Altre volte può succedere che la comunicazione non sia efficace ed autentica. Si comunica ma non ottenendo gli effetti desiderati, forse perché si utilizzano parole che svalutano o colpevolizzano il partner, "Non capisci niente", "Tanto è inutile parlare con te", Non mi ascolti" o parole che tendono  a generalizzare, "Nessuno mi rispetta", "Sei sempre il solito", "Fai sempre gli stessi errori", portando così la coppia a creare rapporti di dominanza-sottomissione, vittima-carnefice, piuttosto che senso di uguaglianza, parità, rapporti "Io sono Ok -Tu sei Ok".