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giovedì 27 giugno 2013

Tra gesti e sguardi, le polpettine robiola e bietole


Nel post precedente, "Una giornata alla scuola di cucina", ho descritto la mia esperienza di una lezione sulla comunicazione ad un gruppo di aspiranti pizzaioli e pasticceri. I ragazzi hanno apprezzato molto l'intervento sulla comunicazione non verbale. In particolare sono rimasti stupiti dalla grande influenza che questa ha sull'intera comunicazione. Spesso si sottovaluta la potenza del "non verbale", in realtà, addirittura attraverso il "non verbale", si trasmette la maggior parte dei messaggi che si inviano agli altri. Inoltre, i ragazzi hanno notato che le dimensioni del comportamento non verbale sono molto più numerose di quelle che di solito si immagina; queste comprendono non solo le più evidenti caratteristiche del corpo, come i gesti, le espressioni facciali, la postura, il tono di voce ma anche il movimento degli occhi, il ritmo del discorso, la dimensione prossemica (le distanze che si tengono nelle conversazioni, le posizioni che si assumono da seduti o in piedi) i ritmi del discorso, le caratteristiche dell'ambiente intorno alle persone (ordine, disordine, luce, rumori) e la gestione del tempo ( anticipi, ritardi).

Tra un avvicinarsi ed un allontanarsi, uno sguardo d'intesa ed un sorriso, propongo una ricetta da preparare per un aperitivo in piedi, o un pranzo estivo da condividere insieme seduti alla stessa tavola.

Polpettine bietole e robiola:
250 gr. di robiola
250 gr. di bietole
1 uovo
parmigiano, noce moscata, pepe e sale q.b. 
pangrattato e sesamo per impanare.