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sabato 11 gennaio 2014

Risotto allo zafferano, polvere di pomodoro del "piennolo" e spuma soffice al provolone Del Monaco.

La ricerca degli ingredienti, l'emozione dei possibili abbinamenti
 e l'ispirazione della creazione 
per dar vita a suggestioni che possano deliziare i sensi.

Alessandro Cozzolino 





Erano alcuni anni che mio cugino Alessandro, a causa del suo lavoro, non trascorreva le festività natalizie in famiglia. Quest'anno è stato bello averlo con noi
Tra un piatto di spaghetti alle vongole, un pezzo di baccalà fritto e struffoli in abbondanza abbiamo "chiacchierato" della nostra passione per la cucina e ci siamo scambiati suggerimenti e segreti, in realtà è lui lo chef di casa, io ho ascoltato incantata :-)
Mi piace lasciarmi trasportare da Alessandro nei suoi viaggi virtuali tra vari prodotti e prelibate pietanze.

Mio cugino, nonostante la sua giovane età, ha già avuto numerose esperienze in Italia e all'estero, mi ha raccontato della sua ultima stagione al fianco di Corrado Corti, Executive dello Splendido di Portofino della catena Orient - Express, mi ha incantato con i racconti sui profumi ed i fantastici sapori dei prodotti tipici dell'isola di Ischia, che ha avuto l'onore di poter utilizzare grazie all'ospitalità di Nino Di Costanzo del ristorante il Mosaico. Il mio viaggio virtuale continua in ristoranti stellati in Francia ed in Finlandia per arrivare fino alla meravigliosa esperienza che Alessandro ha avuto al Grand Hyatt di Hong Kong alla scoperta di aromi e sapori diversi da quelli a cui siamo abituati nelle nostre cucine.

Alcuni giorni fa ho avuto il piacere di assaggiare un piatto che rivela tutto lo stile di Alessandro Cozzolino, quell'unione tra i familiari, rassicuranti sapori della cucina di casa e della tradizione e l'innovazione, la creatività di un giovane campano.

Risotto allo zafferano, polvere di pomodoro del "piennolo" e spuma soffice al provolone Del Monaco. 

domenica 15 dicembre 2013

Chicche di farro con verza, salsa al parmigiano e pancetta croccante

" Nella persona vi è una forza
 che ha una direzione fondamentale positiva. 
Più l'individuo è capito e accettato profondamente,
 più tende a lasciar cadere la false "facciate" 
con cui ha affrontato la vita e più si muove
 in una direzione positiva, di miglioramento."

Carl Rogers

Forse vi starete chiedendo come mai ho accostato questa citazione a questo piatto.
In questo periodo ho particolarmente bisogno di prendermi cura della mia "forza" e ricordarmi di quanto sia importante credere che si può sempre migliorare.

Mi sono messa ai fornelli ed ho miscelato ingredienti che gradisco molto, così da creare un piatto che dopo averlo mangiato mi ha messo tanta carica, non solo perché è abbastanza calorico, ma perché ha soddisfatto molto il mio palato.  

Un caldo ed avvolgente piatto, che bontà!

Lo condivido, così spero possa "ricaricare" anche voi.

Chicche di farro con verza, salsa al parmigiano e pancetta croccante:

500 g. di chicche di farro
400 g. di verza
100 g. di parmigiano reggiano
1 bicchiere di latte
mezzo cucchiaino di fecola di patate
100 g. di pancetta affumicata
sale, pepe, olio evo

Lessate la verza e dopo averla ben scolata, strizzata e tagliata finemente insaporitela in padella con olio, un po' di sale e pepe.
Intanto mettete a scaldare il latte in un pentolino, poi aggiungete il parmigiano grattugiato e la fecola, mescolate e lasciate che si addensi.
Cuocete le chicche, insaporitele con la verza, mettetele nel piatto con sopra la salsa di formaggio e la pancetta croccante precedentemente tostata in padella.




martedì 24 settembre 2013

Il mio primo "contest"!


Quando ho letto la notizia, sulla pagina facebook "I templari del gusto", di un contest riguardante i primi piatti, mi sono detta: << sarebbe bello ma io posso mai competere con food blogger esperti ,visto che non mi ritengo neanche tale?>>. Svalutazione di me in atto!
Poi però il mio "Bambino" (vedi "Che cos'è l'analisi transazionale?") era troppo entusiasta per non ascoltarlo ed io, che adoro cucinare i primi piatti, incuriosita ed eccitata  mi sono lanciata in questa esperienza.

I primi tre giorni dopo la notizia li ho passati in "meditazione", trovare una ricetta che mi piacesse sotto vari punti di vista non è stato semplice.

Ecco il risultato...

Risotto di zucca e provola affumicata di bufala al profumo di arancia e rosmarino

Ingredienti:
400 gr. riso carnaroli
300 gr. zucca
olio evo, cipolla, rosmarino
brodo vegetale
vino bianco
150 gr. provola affumicata di bufala
burro
succo di un 'arancia


Rosolare la cipolla ed il rosmarino tritati con l'olio evo, aggiungere il riso e lasciarlo tostare per qualche minuto, sfumare con vino bianco ed una volta evaporato aggiungere la zucca tagliata a piccoli cubetti. Coprire con il brodo vegetale e proseguire la cottura mescolando di tanto in tanto. A fine cottura togliere dal fuoco e mantecare con una noce di burro, la provola affumicata di bufala e qualche goccia di succo d'arancia.

...E...non ci posso credere, il mio risotto è arrivato secondo! 

venerdì 7 giugno 2013

"Ricordo d'estate"

Aspettando "la bella stagione", ormai alle porte, ho ripensato all'estate scorsa...quanti ricordi!


I momenti di grande gioia o eccitazione, di pena o travaglio, sono spesso fortemente incisi nella nostra memoria. C'è uno stretto legame tra memoria ed emozioni. Spesso gli eventi più carichi emotivamente vengono ricordati meglio di altri, altre volte le difficoltà emotive possono far dimenticare gli eventi spiacevoli.

Ricordo d'estate: il "leitmotiv" di questa ricetta sono le zucchine ed i fiori di zucca...
400 gr. di tagliatelle fresche
400 gr. di zucchine grattugiate
20 fiori di zucca
mezza cipolla
olio extravergine q.b.
sale, pepe, pecorino romano
abbondante basilico

Rosolare la cipolla e le zucchine grattugiate con olio extravergine, a metà cottura aggiungere i fiori di zucca, abbondante basilico, sale e pepe, un po' di acqua di cottura della pasta, scolare le tagliatelle e mantecarle in padella con scaglie di pecorino romano.

I "ricordi" come fonte d'identità personale!

sabato 27 aprile 2013

Oggi mi prendo cura di me: riso venere con ciuffetti di calamari e rucola

Ieri avevo mezza giornata libera ed ho deciso di dedicarla a me stessa, alle attività che mi piacciono e che mi fanno star bene.
Ho pensato che anche se ero sola a casa, non dovevo trascurare il mio pranzo, facendomi un panino con gli avanzi del frigo, ma mi andava proprio di cucinare per me qualcosa di buono, qualcosa che mi appagasse il palato e non solo.
E' bello cucinare per gli altri ma io amo anche cucinare per me.
Credo che ognuno di noi, debba dare ascolto alle proprie passioni, e metterle in pratica, che sia il cucinare o altro, l'importante è "amarci" e "prenderci cura di noi stessi " con attività che ci piacciono.
A pranzo ho aperto la dispensa, dato uno sguardo agli ingredienti e ho trovato un "riso" aromatico, profumato, ricco di antiossidanti, il "riso venere".
Allora mi sono detta di dare libero sfogo alla mia creatività.
Il pensiero creativo diventa per me benessere mentale e fisico perché mi libera dai pensieri negativi che mi limitano sia nel prestare attenzione al mio mondo interiore che alla realtà esterna. La creatività mi aiuta a liberare la mente dai condizionamenti e a vedere alternative a situazioni che potevano sembrare irrisolvibili, facendomi così ritrovare il benessere mentale ma anche fisico perché mi rilasso e la mia "cervicale" ringrazia :-).


Ecco la ricetta che mi sono "dedicata".

lunedì 11 marzo 2013

Tra ricordo e creatività: gnocchi al ragù di agnello con crema al pecorino


La piacevole esperienza della preparazione del polpettone, ha reso i bambini ancora più impazienti, non vedono l'ora di ritornare a condividere la preparazione di un piatto, eccoli accontentati!
Oggi faremo degli gnocchetti tipici "campani", fanno parte della tradizione di casa mia e mi sembra arrivato il momento di far conoscere ai bambini questo piatto.
La tavola è pronta per accogliere l'impasto, creiamo una fontana con 300 gr. di farina 00 e 100 gr. di farina di semola di grano duro, al centro iniziamo a versare acqua molto calda e salata, su bambini, impastiamo il panetto per gli gnocchetti.
"Cic ciac", il suono delle manine nell'impasto.
Ecco la pasta ha raggiunto un aspetto compatto, ora infariniamo il piano di lavoro e facciamo piccoli cilindri, ricordate la figura geometrica che avete studiato in geometria? Ecco ora da questi cilindri ricaviamo tanti pezzettini più o meno della stessa grandezza.
Questa volta vi faccio vedere un nuovo utilizzo della forchetta. Eh si, voi siete abituati ad utilizzare la forchetta come posata, ma con un po' di creatività possiamo trasformarla in un "arriccia gnocchi".