giovedì 20 dicembre 2012

"Chi ha spostato il mio formaggio?"



"Quando superi le tue paure ti senti libero"


Questo è il titolo di un famoso libro di Spencer Johnson sul cambiamento. Alcuni amici che si trovano in periodi particolari della loro vita mi hanno chiesto di scrivere un post sul cambiamento, ed eccomi qui. Il cuore del libro di Spencer è la capacità di reagire efficacemente e con un atteggiamento positivo al cambiamento. Se il nostro "formaggio" scompare, ci blocchiamo e non riusciamo ad andare avanti, morendo di fame? O ci rimbocchiamo le maniche e andiamo alla ricerca di un nuovo "formaggio"?
Il "formaggio" è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita e il "labirinto" è il mondo in cui viviamo. Molte persone sono insoddisfatte di come va la loro vita, sono scontente dei rapporti sentimentali, sono annoiate o frustrate dal lavoro, ma allora perché tutte queste persone non fanno qualcosa per uscire dalle situazioni che le rendono infelici?
Come si sentono?
Innanzitutto credo sia importante dare ascolto alle emozioni, se ascoltandoci scopriamo che ci blocchiamo, come mai? Ci stiamo spaventando?
Alla base ci può essere il timore di non avere le capacità adeguate per fronteggiare una data situazione, la paura di quello che può riservare il futuro, la paura di rimanere soli. La resistenza al cambiamento può venire anche da un conflitto psicologico, come se alcuni individui sentissero da una parte una tendenza a cambiare, dall'altra una tendenza a rimanere immobili. Tale dinamica può avere origine dal copione di vita, in particolare dalle decisioni inconsce che le persone hanno preso fin da piccoli su come deve essere la loro vita.
Secondo l'Analisi Transazionale il copione di una persona è il suo "piano di vita" basato sulle decisioni fondamentali cognitivo-emotive prese nell'infanzia su di sé, sugli altri, su come sarà la propria vita e che limitano in qualche modo la possibilità di essere felice, autonomo, consapevole, intimo e flessibile.

Ci sono vari tipi di processo del copione.
A tutti sarà capitato di incontrare spesso persone che hanno come motto: prima il dovere poi il piacere, ecco il copione "Finché", il concetto è: << non può succedere qualcosa di bello finché non è finito qualcosa di brutto>> per es. non posso andare a fare una passeggiata se non finisco prima tutto il libro che sto leggendo. Altre volte ci imbattiamo in persone con il copione "Dopo" il motto è: <<posso divertirmi oggi ma dovrò pagarlo domani>> per es. mi piace bere in compagnia ma domani avrò un gran mal di testa.
E le persone con il copione "Mai"? La loro filosofia di vita è: << io non posso mai avere quello che desidero>> per es. vorrei intraprendere un nuovo lavoro ma non mi metto a cercarlo.
Ci sono persone che persistono anche quando le cose non vanno bene, chiedendosi come mai capitano sempre gli stessi errori, questo è un copione "Sempre".
Quante volte invece ci sarà capitato di ascoltare persone che dicono: <<questa volta ce l'ho quasi fatta>> ecco è probabile che siamo dinanzi a persone con un copione "Quasi", sono persone che o arrivano molto vicine ad un obiettivo ma non lo raggiungono "Quasi tipo 1" o possono raggiungerlo ma immediatamente si guardano intorno alla ricerca di qualcos'altro "Quasi tipo 2". Infine c'è il copione a "Finale aperto", le persone con un copione di questo tipo sperimentano un grande vuoto perché si pongono degli obiettivi per lo più a breve termine e quando li raggiungono poi non sanno più cosa fare, come se le ultime pagine di una storia mancassero.
Tutti noi possiamo avere una combinazione di questi sei tipi di processo del copione anche se di solito uno è predominante.

Vi siete identificati in uno o più di questi tipi di copione?
Se la difficoltà rispetto al cambiamento procura un disagio molto forte e che compromette seriamente la vita quotidiana e la salute, un percorso terapeutico di crescita personale può adeguatamente risolvere il problema. Attraverso il lavoro con il terapeuta è possibile infatti far emergere i motivi effettivi del blocco e decidere di fare qualcosa di diverso, di cambiare ciò che non sentiamo adatto a noi. Quando invece il timore rispetto al cambiamento è meno debilitante, è importante che da noi stessi acquisiamo consapevolezza imparando a rispettare e a prestare ascolto alla nostra paura. Conoscerne natura e confini ci consente di capire da dove partire per affrontare il nuovo con successo.
Per esempio se esaminando le descrizioni prima riportate dei diversi tipi di processo di copione avete individuato uno o più schemi tipici per voi e se non vi piacciono potete iniziare individuando almeno cinque comportamenti che sono all'opposto del vostro processo e cominciare a metterne in atto piano piano uno alla volta, continuando fino a quando vi sentite soddisfatti dei risultati ottenuti. Per liberarvi dal copione "Finché" potete iniziare a divertirvi prima di aver finito il vostro lavoro o se avete un copione "Quasi tipo 1" potete iniziare a fare qualcosa e portarla a termine.
Anche se vi sembrerà faticoso è importante partire dal focalizzarsi sulle emozioni che provate, sull'individuare i vostri punti di forza e le risorse esterne da cui attingere (famiglia, amici, partner) ed ogniqualvolta mettete in atto un comportamento contrario al vostro schema di copione indebolite questo schema e vi rendete più facile un ulteriore passo verso la liberazione dal vostro vecchio tipo di copione.

"Quanto prima abbandonerai il vecchio formaggio tanto prima gusterai quello nuovo"

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao, sono curiosa di sapere la tua opinione...