Vivere le emozioni in
armonia con i propri bisogni e desideri porta ad un senso di
benessere; al contrario la
sofferenza è l'espressione di bisogni bloccati, emozioni negate e
dolori inespressi che hanno portato la persona in un lontano passato
a prendere inconsapevolmente delle decisioni che oggi come allora
continuano a influenzare la sua vita limitandone l'espressività.
In particolare le esperienze dell’infanzia sono, per ogni
individuo, modelli da riproporre nella vita di tutti i giorni, anche
quando si tratta di atteggiamenti dolorosi e disfunzionali.
Si tende
a seguire percorsi conosciuti (non lasciare la strada vecchia per la nuova) modi di fare acquisiti, per sentirsi
sicuri, contro l’originalità del pensiero autonomo e di nuove
strade da percorrere. La
psicologia analitico-transazionale ricerca il comportamento
copionale del paziente per circoscriverlo e correggerlo, attivando
la coscienza di sé e della propria volontà, liberando dal senso di
disagio e rendendo la persona se stessa. Secondo la teoria del
Copione, quando un bambino prende una decisione primaria riguardo a
se stesso, comincia a programmarsi tutta una vita basata su quella
decisione usando come modello una fiaba o un altro racconto. Per
esempio, una donna che lavora sodo per soddisfare il marito ed i
figli ingrati può aver deciso da bambina che la sua favola
preferita è "Cenerentola".
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