giovedì 14 febbraio 2013

Mani in pasta con mamma e papà...



<<Mamma posso aiutarti a preparare le tagliatelle?>>
<<si vieni, facciamolo insieme>>
<< e poi prepariamo anche il sugo e io giro con la "cucchiarella">>
<< eh si certo, il sugo ci vuole per accompagnare la pasta>>

I bambini adorano mettere le "mani in pasta", cucinare insieme a mamma e papà può essere un'attività molto stimolante per loro.
Ma il cucinare è solo un gioco o c'è di più?
Il cibo e la cucina possono diventare occasioni speciali per mettere in gioco azioni educative in grado di stimolare lo sviluppo psico-fisico del bambino.
In cucina i bambini trovano un'atmosfera protetta, intima e calda che facilita ogni sorta di confidenze, luogo privilegiato per liberare l'affetto e le emozioni. Sappiamo l'importanza dell'interazione tra la mamma e il bambino ed il cucinare insieme può essere proprio un momento di grande partecipazione emotiva per entrambi.

John Bowlby con al sua "teoria dell'attaccamento" lega lo sviluppo emotivo  del bambino alla comunicazione interpersonale sia verbale che non verbale. Secondo Bowlby aver sperimentato figure di attaccamento sensibili e disponibili verso gli altri favorisce la maturazione di un atteggiamento globalmente fiducioso nei riguardi delle relazioni umane ed un sentimento di sé positivo; al contrario aver avuto figure di accudimento inadeguate genera scarsa fiducia in sé e negli altri e aspettative negative riguardo alle relazioni intime. Lo stimolo del "cucinare insieme" avvicina il bambino "all'altro", iniziando dall'interazione con il proprio genitore il bambino inizia ad avere informazioni sull'importanza della relazione e della socializzazione, inizia ad apprezzare la possibilità di accettare l’aiuto degli adulti e dei compagni, e di sperimentare la condivisione e la cooperazione.

Il bambino, toccando con mano gli alimenti impara a riconoscere e ad assaggiare un piatto o un cibo usando non solo il gusto ma anche gli altri organi di senso: la vista per
distinguere i colori e le forme degli alimenti, l’olfatto per riconoscere i profumi o gli odori; il tatto, toccando la diversa consistenza tra i cibi e tra il cibo crudo e cotto, l’udito, per i tanti "suoni" che si ascoltano in cucina.
Attraverso i cinque sensi si ha sia l’acquisizione di capacità percettive sia un maggiore sviluppo della capacità di esprimere sensazioni ed emozioni, per esempio chiedendo al bambino come si sta sentendo nel momento in cui sta "facendo" permette al bambino di sviluppare la capacità di focalizzarsi su di sé, sulle sue emozioni, sui suoi bisogni e sulle sue aspettative.

Cucinare è poi un’attività molto stimolante dal punto di vista cognitivo, perché ricca di spunti di osservazione ed esperienze che sono alla base della comprensione dei concetti base della fisica, della chimica, della matematica, del linguaggio (lettura e comprensione delle ricette). A volte per i bambini è difficile acquisire alcuni concetti matematici e spesso gli insegnanti spiegano tali nozioni ricorrendo all'utilizzo di metafore che riguardano gli alimenti. Chi non ricorda i problemi delle elementari ricchi di frutta e verdura ( se al mercato compri dieci pomodori...).
Inoltre, attraverso la piacevole attività del cucinare, i bambini si avvicinano in un modo più lieto alle "regole" e alle buone abitudini come il lavarsi le mani prima e dopo aver cucinato o il lavarsi i denti dopo aver mangiato. Con "le mani in pasta" è anche più facile avvicinare i bambini ad una sana e corretta alimentazione o alla stagionalità e territorialità dei prodotti.
Cucinando si fa esperienza del tempo e dei tempi dell’impasto, della lievitazione, della cottura e abituandosi e capendone fin da piccoli l’importanza, sarà più facile per i bambini e forse anche per i grandi rispettare i tempi di chi ci sta intorno.
Infine come non ricordare l'utilizzo della fantasia dei bambini in cucina, dagli animaletti di pasta frolla agli gnocchi colorati, dalle torte sempre più variopinte a tutti gli utilizzi possibili degli "avanzi", inoltre i bambini possono dare libero sfogo alla loro fantasia non solo con gli alimenti, ma anche imparando a riciclare e riutilizzare le confezioni.

A questo punto non mi resta che augurarvi...buon appetito!

2 commenti:

Ciao, sono curiosa di sapere la tua opinione...