Etichettata,
svalutata, incompresa, non ascoltata, ci sono giorni in cui mi sento
così. Forse perché dall'altra parte incontro persone che non sono
riuscite a mettersi nei miei panni, a comprendere ciò che sentivo,
quante volte sarà capitato anche a voi.
Come
vi siete sentiti?
Immediatamente
mi viene da pensare "all'empatia", la capacità di capire
lo stato d'animo dell'altro.
Essere
empatici implica entrare nel mondo personale dell'altro. Significa
fluire con i significati del vissuto dell'altro passando dalla paura,
alla tristezza, alla confusione, al terrore con l'altro senza perdere
la prospettiva. Significa vivere momentaneamente nella vita
dell'altro. (Carl Rogers)
L'empatia
permette di comprendere non solo le emozioni che le persone esprimono
a parole, ma anche quelle espresse con i gesti, con la voce e altri
canali non verbali. Strettamente connesso al concetto di empatia c'è
quello di comunicazione empatica, che comporta l'ascoltare, il capire
e comunicare all'altro ciò che si capisce. Queste competenze portano
ad un'apertura alle relazioni interpersonali, al riconoscimento, al
rispetto dell'altro e all'accettazione anche delle diversità.
Penso
sia importante che se vogliamo essere ascoltati, compresi e
soddisfatti nelle nostre richieste, dobbiamo stare attenti nel
comunicare i nostri messaggi con rispetto ed empatia, mettendo da
parte giudizi e critiche.
I
vantaggi che la comunicazione empatica può darci sono tanti, tra
cui:
diventare
consapevoli di ciò che pensiamo
diventare
consapevoli delle nostre emozioni ed esprimerle
diventare
consapevoli dei nostri bisogni
agire
formulando delle richieste chiare ed efficaci
agire
formulando proposte buone per noi e per gli altri
diventare
forti senza essere aggressivi
sentirci
bene con noi stessi perché abbiamo
ascoltato ciò che sentiamo e nelle nostre scelte e proposte
all'altro abbiamo seguito i nostri bisogni.
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